Il Tennis Borussia, conosciuto anche come TeBe, è una delle migliori squadre di calcio di Berlino. Dalla sua fondazione 1902, il suo palmares può vantare grandi successi, come i campionati di Berlino e ben due partecipazioni nella Bundesliga durante gli anni ’70. Il club è caratterizzato da un approccio cosmopolita, nonché da un attivo settore giovanile. Al momento la prima squadra maschile gioca nella Regionalliga (Quarta Lega) mentre le squadre giovanili giocano nelle leghe superiori. Trovarci presso il Mommsenstadion e tifare per le violette!
La fondazione
Tutto ebbe inizio la sera del 9 aprile 1902. Nella pasticceria del civico 13 di via An der Spandauer Brücke si incontrarono dodici giovani sportivi per unire i loro due club: Kameradschaftliche Vereinigung Borussia e la Berliner Tennis- und Ping-Pong-Gesellschaft. Molti dei presenti si conoscevano già: quasi tutti erano studenti, giocavano a tennis e appartenevano alla squadra di calcio Rapide. Non ci volle molto e si misero d’accordo. Alle ore 21 della stessa sera, quando sciolsero la riunione, era nato un nuovo club a Berlino. Durante il primo anno si giocava quasi esclusivamente a tennis, ma presto si scoprì lo sport del calcio, che poteva essere praticato anche durante i freddi mesi invernali. Ed era proprio in quella disciplina che il Tennis Borussia avrebbe poi raggiunto la sua massima popolarità.
Prima fioritura & grandi perdite
Già durante gli anni venti il TeBe era nel novero delle migliori squadre berlinesi. Ci furono grandi sfide per il titolo di Campione di Berlino, in particolare con l’Hertha BSC, ma soltanto nel 1932 fu vinto il primo Campionato. Nel frattempo erano state conquistate diverse vittorie nel pugilato e nel rugby.
Il titolo del 1932 non poté essere difeso in parte a causa dell’ascesa al potere del regime nazista. Nel 1933 tutti i membri ebrei dovettero lasciare il club (ufficialmente abbandonarono l’associazione, ma probabilmente per precedere un’esclusione ordinata): fu così che il TeBe perse quasi un terzo dei suoi membri. Bisognerà aspettare fino al 1941 per rivincere il campionato nella partita decisiva, con la leggendaria vittoria 8:2 contro l’Hertha.
La Bundesliga arrivò troppo tardi
Dopo la seconda guerra mondiale il TeBe si trovò al centro dell’attenzione pubblica. Nel 1952, per il 50esimo anniversario, il TeBe era l’indiscusso numero 1 di Berlino. Purtroppo il club non rimase a quel livello. Quando fu introdotta la Bundesliga nel 1963 il TeBe dovette cedere la sua posizione al Tasmania 1900 e all Hertha BSC. Il club riuscì comunque a rimanere almeno la seconda squadra di Berlino nonostante la difficile situazione economica. Così, mentre associazioni come Viktoria 89, BSV 92, Blau-Weiß 90, i Füchse, il SSV oppure Wacker 04 sparirono di scena, il TeBe riuscì sempre a tirare avanti con le proprie forze. Ciò vale per gli anni settanta, gli anni ottanta e soprattutto per la situazione attuale, e questo dimostra ancora una volta la straordinaria forza delle violette.
Il sogno della Bundesliga
Fu breve il sogno della Bundesliga per il Tennis Borussia. Per due anni si giocò contro le migliori squadre tedesche, in parte anche con successo: vennero battute squadre del calibro del Bayern, Werder Brema o anche Kaiserslautern. Ma non fu abbastanza. Gli anni ottanta furono sicuramente il periodo più amaro, che conta una triste performance nell’Oberliga berlinese e una breve apparizione nella seconda Bundesliga nel 1985 che non poté cambiare le sorti del club. La svolta arrivò con la caduta del muro, e con la partecipazione di Jack White prima e della Göttinger Gruppe poi. Finalmente il TeBe ottenne i soldi necessari per poter mirare a ben più alti obiettivi. La fine della storia si conosce già: il TeBe ha avuto qualche successo tra cui la promozione in seconda Bundesliga nel 1998. Ma l’immagine del club esce profondamente segnata da questa lunga e travagliata storia. Il TeBe, alla fine ha dovuto riconoscere che la cooperazione con la Göttinger Gruppe era un castello costruito in aria. I fedeli tifosi hanno sopportato due retrocessioni in due anni.
Oggi il club è nelle mani dei soci, si è ripreso nella Oberliga e si spera che grazie agli sforzi dei singoli membri, ma anche di tutta l’associazione, la situazione economica si tranquillizzi…